Rota Vicentina: da Sines a Lagos lungo il Cammino dei Pescatori

Sono tornata da pochi giorni dal Portogallo, dove ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita: il Cammino dei Pescatori.

Detto anche Fishermen’s Trail o Trilho dos Pescadores, il Cammino dei Pescatori è considerato uno dei più bei cammini del mondo e…a ragione! Assieme al Cammino Storico, fa parte della Rota Vicentina e costeggia tutta la costa del Portogallo da Sines a Lagos. 220 km (che per me sono diventati misteriosamente 300) in 13 giorni (12 per me perché ho unito le ultime due tappe), zaino in spalla e…via, alla scoperta di questa terra meravigliosa!

Rota Vicentina: da Sines a Lagos lungo il Cammino dei Pescatori

Era da tanto che sognavo di fare il Cammino dei Pescatori e, finalmente, dato che avevo delle settimane libere prima di cominciare la stagione estiva, ne ho approfittato senza pensarci un secondo. Ero pronta? Non lo sapevo. Non avevo mai fatto un cammino prima di allora. Ma sono partita comunque, pronta a vivere questa nuova avventura giorno dopo giorno. E l’unica cosa che posso dire è che sono stata fortunata perché un cammino migliore di questo, penso non avrei potuto sceglierlo per cominciare. Ogni giorno mi chiedevo “ma dove sono finita?”, “ma cos’é? Il paradiso?”. Ogni giorno i miei occhi e il mio cuore si riempivano di meraviglia. Onde gigantesche, paesaggi mozzafiato, fiori di infinite forme e colori. Ogni giorno è stato a suo modo bellissimo, indipendentemente dal sole, dalla pioggia o…dalla nebbia!

Wow, L’unica cosa che posso dire è semplicemente wow. Un’esperienza assolutamente da provare una volta nella vita.

Il Cammino dei pescatori tappa per tappa

Ero indecisa se pernottare a Lisbona il giorno del viaggio aereo o se prendere direttamente il bus e arrivare in serata a Sines. Alla fine, ho deciso per quest’ultima opzione che si è rivelata perfetta. Ho avuto tutto il tempo necessario per cenare in un posto top, tipico portoghese, riposarmi e partire con calma l’indomani per la prima tappa del mio primo cammino.

Leggi anche: Il Cammino dei Pescatori – informazioni utili

Rota Vicentina : da Sines a Lagos lungo il Cammino dei Pescatori – prima parte 

Giorno 1 : Sines – Porto Covo

Prima tappa da Sines a Porto Covo. 16 km dicevano. Io, non so come mai ma, di chilometri ne ho fatti 30, per un totale di ben 45.000 passi. 

In realtà, io lo so il perché. Perché questa mattina, dopo essere andata alla scoperta di Sines e dopo aver fatto colazione nella pasticceria del paese (e dopo essermi innamorata di un bellissimo portoghese che stava facendo colazione nel mio stesso bar), mi è venuta la brillante idea di allungare la tappa di oggi. Ma…capitemi. Google Maps mi dava 3 ore e qualcosa di cammino. Erano solo le 9.30. Cosa avrei fatto fino a sera? E, aggiungendo quella parte, sarebbe stata solo un’oretta in più…sempre secondo Google Maps. Quindi, perché non farla?

Alla faccia delle 4 ore! Sono partita alle 9.30 del mattino e sono arrivata in ostello alle 7 di sera. Pensavo di morire. Mi credete? Schiena a pezzi, una gamba dolorante (zoppico) e la faccia bordeaux che sembra ancora possa prendere fuoco da un momento all’altro. Comunque, a parte tutto, sono felice.

Sono felice di aver aggiunto quel primo tratto di percorso perché penso sia stata la parte più bella della giornata. Sono partita dal ristorante “Estrela do Norte” e ho seguito il percorso, tutto segnato in giallo e rosso, che porta in centro a Sines. Mi sono ritrovata catapultata improvvisamente in una spiaggia deserta con delle onde spettacolari, per proseguire camminando a ridosso di scogliere, sulle quali le onde si infrangevano come fuochi d’artificio, lasciando una scia color arcobaleno. Mi è sembrato di essere in un sogno, di aver trovato il paradiso. 

Giorno 1 - Sines Porto Covo

Meno bello è stato invece il tratto che da Sines arriva alla praia di Sao Torpes, il punto ufficiale di inizio del Cammino dei Pescatori. Un tratto piuttosto lungo, gran parte del quale si sviluppa su strada asfaltata a ridosso delle macchine. Ecco perché nella guida Terre di mezzo consigliano di prendere il bus o un taxi per arrivare al punto iniziale! Il tratto lungo la ferrovia però non è stato poi così male e nemmeno trovare quel baretto fronte mare, dove non ho potuto non ricaricarmi con un cornetto panna e cioccolato.

Ho scalato una roccia, guadato un fiume e mi sono ritrovata in una spiaggia da favola: Praia da Samoqueira! Ma quanto bella è questa spiaggia? Vi giuro che mi sono innamorata. Spettacolare sia dall’alto della scogliera che dalla spiaggia. Onde gigantesche che mi hanno ipnotizzata e quasi sommersa mentre le stavo riprendendo, questi scogli che spuntano dal nulla e il tramonto sul mare…la fine perfetta di questo primo giorno di cammino.

Praia da Samoqueira

Ho fatto talmente tante foto e video che se tutti i prossimi giorni saranno uguali ad oggi, spero tanto la memoria del mio telefono non esaurisca.

Giorno 2 : Porto Covo – Vila Nova de Milfontes

La tappa più difficile dicono.

Io dico che non è stata una tappa difficile. Più o meno come quella di ieri. Forse perché invece di seguire il tracciato che andava verso l’interno ho seguito i consigli di Nikolau che mi aveva detto di restare sempre lungo la costa? Mah! La cosa che però oggi non mi so spiegare è che dovevano essere 20 km e io, non si sa come, ne ho fatti 27!

Ma veniamo al dunque:

Di buon mattino sono andata alla scoperta di Porto Covo ma, da scoprire, in realtà, c’é ben poco. Bella però la piazza con la chiesa e tutte quelle casine bianche e blu, alcune delle quali con la porta rossa! Ti danno quasi la sensazione di essere in un paese del nord Europa, tipo Danimarca o Norvegia, e invece siamo in Portogallo! Per non parlare del faro che la sera prima, intenta com’ero ad arrivare in ostello con il buio, manco avevo notato…semplicemente stupendo!

Porto Covo

Anche oggi colazione al bar prima di partire per la seconda tappa. E, cavoli, mi ero dimenticata che qui, i portoghesi, hanno la “cattiva” usanza di mettere la cannella sopra il cappuccino! Che poi in realtà è colpa mia che, imperterrita, lo continuo ad ordinare, dimenticandomi che qui, a colazione, si beve il “galao”! Riuscirò ad imparare prima della fine del mio cammino?

Oggi ho fatto un pezzo della tappa odierna con una ragazza che ho conosciuto qui e che è dalle mie parti. Incredibile ma vero! E’ proprio piccolo il mondo a volte…non credete? Prima parte del percorso carina, si costeggia l’Ilha do Passegueiro e si passa vicino ad una fortezza e poi…si fa un po’ noioso. I segnali vanno verso l’interno, io ho continuato lungo la costa ma, niente di speciale finché non si arriva a Praia do Malhao. Da qui in poi è pura magia. Occhi a cuore sempre. Scogliere altissime, grotte, onde gigantesche e un sacco di fiori. Ma dove sono finita???

Praia do Malhao

Google Maps comunque mi prende per il culo. E io scema che ogni tanto lo consulto per farmi una minima idea  di quanto mi manca. Ore 15.30 mi mancavano 39 minuti per arrivare a Vila Nova de Milfontes. Dopo più di un’ora, 37. Che cosa io abbia fatto in quell’ora per andare avanti solo di 2 minuti, non ne ho la più pallida idea. Sta di fatto che dopo 6 ore di cammino, finalmente vedevo la fine. Casettine bianche dai tetti rossi in lontananza e gente in giro. Non sapevo però che sarei arrivata in hotel 3 ore dopo. Insomma…vuoi non fermarti a vedere il tramonto in una posizione top?

Tramonto Vila Nova de Milfontes

Se le casette non fossero bianche e blu, penserei di essere in India anziché in Portogallo. Ma quanti cacchio di indiani ci sono in questo paese? Portoghesi bellissimi…dove siete?

Giorno 3 : Vila Nova de Milfontes – Almograve

11.3 km dicevano. Io non vi dico neanche quanti ne ho fatti perché non mi credereste.
 
Finalmente, dopo 3 giorni in Portogallo sono riuscita a prendermi con il loro orario. Veramente…1 ora di differenza dall’Italia e sentivo il jet lag peggio di quando andavo e/o tornavo dall’America.
 
Mi ha svegliato il rumore della pioggia alle 7. Un rumore forte, tanto che pensavo stesse venendo giù il diluvio universale. In realtà si sentiva il rumore, si vedeva bagnato per terra ma…le gocce di pioggia non si vedevano! Mi sono preparata e sono uscita, come ormai di consuetudine, per andare alla scoperta di questa piccola cittadina. Vila Nova de Milfontes è carina ma, anche qui non è che ci sia granché. Un sacco di casine bianche e blu e bianche e gialle, un castello e un monumento proprio davanti a quest’ultimo. Cosa che 10 minuti e hai già esplorato tutto. E quindi sono andata a fare colazione. Mi avevano consigliato di andare da “Mabi” ma…poi trovato un posto ancora migliore, dove dovete assolutamente andare se il vostro alloggio non prevede la colazione: Pao cafe e companhia. Una pasticceria stupenda, piena, anzi, pienissima di dolci dall’aspetto delizioso. Peccato non aver potuto assaggiarli tutti.
 
Colazione Vila Nova de Milfontes
 
E via che si parte! Già sono solo 11 km…volete che io prenda anche la barca per passare dall’altro lato? Ovviamente no! Per cui ho fatto la strada che attraversa il ponte e, devo dire, che non è per niente male! Cioè in confronto allo stradone infinito di Sines, questo è veramente poca cosa e poi si hanno delle viste spettacolari della città sia dal ponte che quando poi si esce dal boschetto! E vogliamo parlare di quel murales enorme in una casa abbandonata in mezzo alla campagna?
 
 
Dopo un breve tratto di mare, si sale e si cammina poi per la campagna. Che bello, dopo tanto mare ci voleva proprio! E poi uscire di nuovo al mare è ancora più bello. Si respira aria di libertà! Comunque, io sono sempre più convinta che in un’altra vita probabilmente ero una sirena…insomma, non me lo so spiegare perché amo cosi tanto il mare! Sabbia, mare, sterrati e campagna. Ponti di legno da oltrepassare, stradine in mezzo alle piante, ma cosi in mezzo che quasi neanche ci passavi e, a volte, ti dovevi pure togliere lo zaino che sennò si impigliava ai rami. E in più, avevano messo pioggia ma c’era un sole che spaccava! 
 
La prima parte del percorso mi è piaciuta parecchio. La seconda mmm…l’ho trovata un po’ noiosa ma, nel complesso bello! E anche qui, la prima persona che ho trovato quando sono arrivata in città è stato un indiano. E vabbè, niente…anche oggi mi innamorerò domani.

Giorno 4 : Almograve – Zambujeira do Mar

Per fortuna che ieri avevo finalmente preso l’orario portoghese.

Oggi…i miei compagni di stanza hanno simpaticamente deciso di svegliarsi alle 5.30 del mattino. Del resto, ieri, quando sono tornata dalla cena alle 20.40, stavano tutti già dormendo. Vi giuro. Ho aperto la porta della camera dell’ostello con arroganza e…panico. Buio pesto e russamenti vari. Alle 20.40 di sera. Ho richiuso subito la porta. Mi sono girata verso la mia compaesana che dormiva nella camera davanti alla mia e penso di averla guardata con una faccia non sconvolta…di più! Mi sono fatta coraggio e sono rientrata in camera facendomi luce con il cellulare. Mi son presa quelle poche cose che sono riuscita a trovare nello zaino e sono scesa nella sala comune a scrivere il mio diario (a proposito, se ne volete una copia, scrivetemi in privato perché Paypal sul sito mi sta dando problemi) e verso le 11 sono andata a dormire.

Non ho mai dormito per tutta la notte. Il tizio sotto di me continuava a muoversi e faceva scorlare tutto il letto. Russamenti vari che quando finiva uno cominciava l’altro e poi, non ho potuto neanche caricarmi il telefono perché la mia presa era proprio davanti a sto tizio che l’aveva già riempita tutta. Ma sta vita da ostello chi è che me la fa fare? Diooo se le camere singole non costassero a volte così tanto!

Nonostante non avessi dormito la notte e io mi sia dovuta svegliare involontariamente all’alba (macché, addirittura prima dell’alba!) ero super carica e super felice di avventurarmi per la prima volta in un cammino con tanto di copri zaino e poncho. Perché si, se ieri siamo state graziate dalla pioggia, oggi ha piovuto anche per ieri e per domani. Vento e acqua a non finire e una foschia che non si riusciva a vedere nemmeno il panorama. E poi, sul più bello che siamo arrivate a destinazione, ormai fradice, è spuntato il sole.

Primo giorno con la pioggia

Il primo tratto del cammino dei pescatori di oggi è stato bellissimo. Strada sterrata, scogliere mozzafiato, onde come sempre gigantesche ma, anche boschi degni di scene da film e poi…quel faro in lontananza!
 
Per la prima volta in 4 giorni, mi sono fermata a pranzare al ristorante e…non poteva essere scelta più azzeccata. Ristorante super local, un polpo fritto con patatine spaziale che mi sogno ancora ora e, un portoghese bellissimo che mangiava nell’altra sala. Se prima di pranzo la pioggia era una pioggerellina di quelle oceaniche che ti solleticava il viso, dopo pranzo ha cominciato a venire giù alla grande.
 
Non so se è stato per via della pioggia, della visibilità pari a zero o del percorso stesso ma, questa seconda parte, non mi è piaciuta molto. Al di là dei miei passi non riuscivo a vedere niente. Non riuscivo a vedere il mare, la strada era tutta sterrata e dritta e, se non fossimo passate in mezzo a piantagioni di mimose e non ci fossimo messe a cercare in tutti i modi di passare le piscine di acqua che si erano formate lungo il sentiero, aggrappandoci a rami che non potevano reggere il nostro peso, sarebbe stata una noia totale.
 
Per non parlare della strada dritta per arrivare in paese, tutta lungo lo stradone. Io però alla mia destra sentivo le onde del mare per cui ad un certo punto ho abbandonato il percorso rettilineo e ho proseguito per la costa. Che bello il mare senza pioggia. Mi era proprio mancato. Un ultimo breve tratto con scogliere, spiagge e mare da togliere il fiato e un gran posto da dove vedere il tramonto. Beh, se solo ci fosse stato!
 
Zambujeira do Mar

Giorno 5 : Zambujeira do Mar – Odeceixe

Sta mattina mi veniva il vomito solo al pensiero di rimettermi le mie scarpe lerce, puzzolenti ma, soprattutto bagnate. Ma…non potevo fare altrimenti, sicché su le scarpe e via per questa nuova giornata di cammino.
 
Il percorso di oggi è stato bello vario e piuttosto impegnativo. Costiere mozzafiato, onde gigantesche come sempre ma, anche sentieri in mezzo ai boschi, passaggi per piccoli borghetti di pescatori e anche per un safari! Era da giorni che aspettavo questo momento. Mi aspettavo di vedere chissà che animali nel safari…ma l’unico che ho visto, a parte forse dei lama in lontananza, è stato uno struzzo. Per fortuna che in compenso, lungo il percorso, oggi sono riuscita a vedere un sacco di cicogne. Ma proprio un sacco!
 
Cicogne lungo il Cammino dei Pescatori
 
Per chi soffre di vertigini…preparatevi perché questa tappa diciamo non è delle migliori. Ci sono vari punti in cui le salite e le discese sono molto ripide e pure un po’ scivolose (dato che ieri ha piovuto) ma, con un po’ di coraggio, ce la si fa. Insomma..se ce l’ho fatta io! Però prestate attenzione, mi raccomando! 
 
Una volta arrivati a casa Amalia, c’è una deviazione verso l’interno, che modifica il tragitto originale. Ma secondo voi, curiose come siamo, abbiamo preso la deviazione? Ovviamente no e, a nostro rischio e pericolo, siamo passate per la zona chiusa. E’ chiusa da gennaio 2022, quindi, da più di un anno e, se qualcuno si chiedesse com’è…beh..si arriva alla spiaggia di Amalia per un sentiero bellissimo pieno di piante e fiori, si attraversa un ruscelletto e poi c’è un punto ripidissimo e scivoloso da salire (la parte forse peggiore che se dovessi percorrerlo al contrario non penso ce la farei mai) e poi una vista spettacolare su questa spiaggia deserta. Dopo poco ci si ricongiunge con la nuova variante del percorso.
 
Madonna ma quanti fiori bellissimi e coloratissimi ci sono? E quante rocce con il buco in mezzo? Wow…mi sembra di essere arrivata in paradiso!
 
Cammino dei pescatori
 
Ovviamente, però, non può essere tutto bello. Tratto finale per arrivare a Odeceixe: 4 km di stradone dritto che ti ammazza! Mi sembrava di stare a camminare in montagna nelle mie zone. Mucche al pascolo, tanto verde e profumo di montagna.
 
Odeceixe comunque è come Hollywood. La Hollywood dei portoghesi, con tanto di scritta a lettere cubitali sulla collina. Se non fossi stata sfinita, sarei salita fino in cima a farmi una foto. 
 
Odeceixe
 
E non abbiamo fatto neanche a tempo ad arrivare in centro città che già eravamo sedute a bere mojito! Insomma, bisogna anche festeggiare ogni tanto o no? Comunque il mio ostello sta sera è una vera bomba. Stra bello e ve lo stra consiglio: Bohemian guesthouse. Semplicemente wow.

Rota Vicentina: da Sines a Lagos lungo il Cammino dei Pescatori – seconda parte

Giorno 6 : Odeceixe – Aljezur

Poco mare, tanta campagna, un paesetto del cavolo e tanto cibo! Forse fin’ora questa è la tappa del Cammino dei Pescatori che mi è piaciuta meno e, che se avete poco tempo a disposizione, vi consiglierei di saltare.
 
Questa mattina siamo andate a fare colazione all’unica bakery del paese. Un tavolino con due sedie fuori e due sgabelli dentro. Mi sono finalmente presa il Pan de Deus…mi faceva una voglia che non potete capire e…madonna che buono! Questa cosa che i portoghesi mettano il cocco praticamente ovunque nei dolci mi fa impazzire. La colazione più economica e più buona che io abbia fatto fin’ora. 
 
E come di consuetudine, un giretto alla scoperta del paese prima di partire per la sesta giornata di cammino. E devo dire che ne è valsa proprio la pena: la parte in alto con tutte le casette bianche e blu e il mulino a vento è semplicemente spettacolare.
 
Odeceixe
 
E via lungo lo stradone che porta alla Praia de Odeceixe (che si legge Odeseeeisce). Il percorso di oggi è stato un po’ noioso anche se molto rilassante rispetto a ieri. Poco mare, solo un piccolo tratto iniziale, e poi tutto verso l’interno, tanto che, una volta a Rogil, non si seguono più i segnali verde e azzurri del Cammino dei Pescatori ma, bensì, quelli bianchi e rossi del Cammino Storico. 
 
Siamo arrivate a Rogil praticamente all’ora di pranzo e mi sono fermata a mangiare qualcosa da “Museu da Batata doce”. È piuttosto caro essendo in un paesetto del cavolo, ma le patate dolci che c’erano assieme ai miei calamari erano una vera bomba! Ad Aljezur invece, ho mangiato nel posto vegano che c’è a due passi dall’ostello: Mo Veggie Bistrot. Il mio primo hamburger vegano. Semplicemente spaziale!
 
Mo Veggie Bistrot

Giorno 7 : Aljezur – Arrifana

Sono partita con calma alle 10 per il mio settimo giorno lungo il Cammino dei Pescatori.
 
Una salita pazzesca in mezzo ad un tratto boscoso e poi via a camminare lungo la strada asfaltata. Un lungo tratto sulla strada asfaltata, anzi, lunghissimo e piuttosto noioso! Cioè, dicono di evitare quello di Sines, parlano di prendere la barca a Vila Nova de Milfontes per evitare lo stradone…e qui?? Vabbè, non passano chissà quante macchine ma, diciamo che non è stato particolarmente entusiasmante, ecco. Se non per il tratto finale, dove si vedono le villazze dei ricconi.
 
E siamo ritornate finalmente a camminare lungo la costa. Peccato sta foschia demmmerda perché immagino che il panorama con il sole sia veramente meraviglioso. Però che bello ritornare al mare. Mare…mi eri mancato un sacco! E…niente, speranzose che la foschia se ne andasse, ci siamo prese una pausa a Praia de Monte Clerigo. Ci siamo sedute in spiaggia per un po’ e alla fine l’abbiamo avuta vinta noi. Beata pazienza! Che bello il panorama da qui. Le onde del mare, le scogliere e le casette colorate del paesetto.
 
Praia de Monte Clerigo
 
Il secondo tratto di questa tappa è tutto lungo la costa…ed è stato semplicemente stupendo. Solo alcuni momenti di panico quando ha cominciato a passarci sopra più e più volte un aereo militare probabilmente per delle esercitazioni. Volava un sacco basso tanto che pensavo che prima o poi si sarebbe schiantato da qualche parte…o che a un certo punto mi avrebbe lanciato delle bombe addosso (io e i miei film mentali…che se ci penso, ora, mi vien da ridere). E per finire, un bel tratto in mezzo alla boscaglia costiera. E poi qui, noi abbiamo abbandonato il sentiero per raggiungere il nostro albergo che era più o meno sulla strada. Abbiamo quindi lasciato gli zaini e, alleggerite, abbiamo proseguito per la spiaggia di Arrifana alla volta del tramonto in spiaggia e degli inaspettati surfisti!
 
Surfisti lungo il Cammino dei Pescatori
 
Spiaggia stupenda, surfisti meravigliosi, onde altissime e la luce del sole che creava un’atmosfera speciale. Non so, ma mi sembrava di essere ritornata in California.
 
Voto 10 a questo fine di giornata.

Giorno 8 : Arrifana – Carrapateira

Questa giornata mi è piaciuta un sacco dall’inizio alla fine. Penso sia stata, fin’ora, una delle tappe più belle del Cammino dei Pescatori.
 
Una salita iniziale da togliere il fiato, una vista pazzesca, dove il verde delle colline si accosta al blu dell’oceano e all’azzurro del cielo creando un’atmosfera magica. Una pozzanghera a forma di cuore, un’altalena trovata per caso e una birretta in compagnia nell’unico bar che abbiamo trovato per strada. Se gli altri giorni invocavo il sole, oggi chiedevo un po’ di ombra. Non so come farà la gente a fare il cammino tra più di un mese…e figuriamoci st’estate poi!
 
Una gran bella passeggiata tra la natura prima, lungo la costa poi e, per finire, in spiaggia a camminare scalza tra le onde del mare. Le onde…io le amo proprio. Ma che spettacolo sono? Rimarrei ore a guardarle. Una grotta bellissima giù in spiaggia, una spiaggia che sembra un deserto, una nuvola a forma di cuore e un po’ di relax prima di ripartire. Ve lo dico. Io mi sono completamente innamorata di questo posto.
 
Carrapateira spiaggia
 
Un sentiero bellissimo, pieno di fiori, che costeggia la spiaggia prima e il fiume poi. Un paesaggio incredibile, quasi da sogno. E siamo arrivate a Carrapateira. Città piccola ma super carina, con tanto di mulino a vento e murales. La spesa al minimarket del paese perché i bar la mattina qui aprono tardi e poi via, io cacciatrice di tramonti, a percorrere il primo tratto della tappa di domani, fino al ristorante “O Sitio do Forno”, perché a detta della signora dell’ostello è il posto migliore e più vicino da dove vedere il tramonto. 20 minuti a piedi e…wow! Peccato solo che non fosse proprio giornata da tramonto ma…la visuale era veramente sublime!
 
“Sono solo 20 minuti a piedi” si, ma farli di notte in mezzo alla campagna per tornare in ostello non sono proprio il massimo eh! Tanto che, da quanto camminavamo veloce, penso ci abbiam messo 10 minuti a tornare. Ma del resto, ci vogliono pure le avventure!

Giorno 9 : Carrapateira – Vila do Bispo

Che giornata ragazzi, non potete neanche immaginare quanto io sia finita. Finita, dolorante e con le orecchie che bruciano.
 
Da Carrapateira a Vila do Bispo dovrebbero essere 15,4 km secondo la mia guida. Io ne ho fatti 27. Again. Ormai 27 km sono all’ordine del giorno. Ma oggi perché, volontariamente, ne abbiamo aggiunti giusto un po’. Insomma…vuoi non vederti la costa di Carrapateira? E vuoi non vederti il tramonto dal mare proprio oggi che c’é il tramonto?
 
Ma partiamo dall’inizio o, meglio, dalla fine.
 
Questa notte a svegliarmi non sono state le mie compagne di stanza ma “i miei compagni” di letto. Sonno più profondo quando comincio a sentire “tac tac tac”. Ho pensato…”ma che cacchio è sto rumore?”. Accendo la luce del telefono, mi guardo intorno e vedo degli esserini sulla base di legno del letto sopra. Tarli. Simpatici tarli che si sono mobilizzati non appena gli ho puntato la luce addosso.
Tarli, la pipì che mi scappava, gira e rigira e neanche sta notte ho dormito un granché. E alle 7 mi sono alzata per evitare di trovare i bagni strapieni. Sono salita nella terrazza dell’ostello pensando di vedere anche un po’ di alba e invece…nebbia. Ma una nebbia che neanche in val padana. Oh…vi giuro che fuori non si vedeva proprio niente.
 
Colazione preparata in ostello dalla mia nuova amica di cammino oggi: 3 uova sode, un avocado e 1 panino e mezzo…pensavo fosse da smezzare tra me e lei e invece era solo per me. Pensavo di morire ma, almeno, non ho avuto fame durante tutto il giorno. 
 
E siamo partite per questo nono giorno della Rota Vicentina lungo il Cammino dei Pescatori. Abbiamo deciso di aggiungere alla tappa di oggi la circolare che passa per la costa di Carrapateira e quindi, siamo tornate indietro per quel sentiero bellissimo pieno di fiori e di dune di sabbia che sembrano deserto che abbiamo fatto ieri. E…ragazzi, dovete assolutamente aggiungere questa parte alla vostra tappa se ne avete tempo e voglia perché è veramente stupenda. Ci abbiamo messo un sacco. Non arrivavamo più al ristorante dove avevamo mangiato ieri sera che era praticamente all’inizio della tappa di oggi, ma è stato troppo bello. Un sacco di foto e un sacco di pause per ammirare il paesaggio.
 
Circolare carrapateira
 
Vedere la nebbietta sulla cima delle colline in lontananza, attraversare sentieri nel mezzo del verde e pieni di fiori che sono allo stesso tempo a ridosso della spiaggia. Il blu del mare e del cielo e i surfisti. Ma quanti surfisti ci sono in Portogallo? Quasi meglio della California! E poi, camminando e camminando, mi è sembrato di essere arrivata alle Hawaii. Davvero, un posto paradisiaco. Un po’ meno le discese e le salite per raggiungerlo.
 
E non contente di tutti i km fatti fino ad allora e di tutti i saliscendi, abbiamo deciso di allungare ancora la tappa perché…vuoi non vederlo un tramonto al mare prima di raggiungere Vila do Bispo che è nell’entroterra? Abbiamo aggiunto così anche l’altro anello, quello che passava per la costa, quello per il quale la guida consiglierebbe di prendersi una giornata intera (ma noi questo ultimo dettaglio l’abbiamo letto ovviamente dopo). Una discesa lunghissima, una spiaggia dove non abbiamo potuto camminare perché c’era ancora l’alta marea, quindi per forza un’altra salita impressionante e poi…una vista spettacolare.
 
Ovviamente, dato che volevamo vedere il tramonto, il nostro cammino è finito qui. In uno strano momento che il telefono prendeva, abbiamo chiamato un taxi che ci venisse a prendere alle 19 e..ci siamo godute il tramonto. Spettacolo. Ero completamente innamorata di quelle scogliere con la nebbiolina rosa, viola e azzurro tutto attorno.
 
Tramonto Vila do Bispo

Giorno 10 : Vila do Bispo – Sagres

Quando mi sono svegliata sta mattina mi aspettavo un nebbione da paura come ieri e invece…un sole che spaccava le pietre.
 
Sono uscita in pigiama perché non avevo più niente di pulito da mettermi e sono andata a fare il bucato. Per chi si ritrovasse senza vestiti puliti a Vila do Bispo, c’è una lavanderia aperta tutti i giorni dalle 8 alle 22. 4.90 Euro la lavatrice e 1.20 l’asciugatrice. Io ho ovviamente speso una valanga di soldi perché ne ho fatte due di lavatrici, una per il bianco e una per il colorato perché da inesperta camminatrice non ho cose tecniche e le mie magliette sono tutte rigorosamente bianche e di cotone. My first time loundry comunque. 40 minuti per lavare e 20 per asciugare…e che profumate le cose!
 
E via per questa nuova giornata. Un tratto in mezzo alla campagna e alle mucche seguendo il cammino storico e poi….si comincia a seguire il sentiero dei pescatori lungo la costa…proprio quando, tra l’altro, è cominciata una nebbia da paura. Nebbia. Un sacco di nebbia e visuale zero. Ma zero proprio! Abbiamo provato anche a sederci per vedere se se ne andava, come qualche giorno prima ma…niente, questa volta la nostra tattica non ha funzionato. Per fortuna che il sentiero è pieno di fiori e ci siamo perse via a fotografarli perché, con questa vista invisibile, sarebbe stata proprio una noia mortale. Ma cacchio…non poteva esserci la nebbia quando camminavamo tra i campi invece che sulla costa?
 
E neanche farlo apposta, il cielo si è completamente schiarito quando siamo arrivate al faro. E vedere tutta la costa che avevamo appena camminato, prendere colore è stato un po’ un pugno al cuore. Almeno però la seconda parte della passeggiata è stata bella soleggiata. Che bello vedere da una parte la città di Sagres in lontananza e dall’altra il faro!E, camminando, si arriva in questo posto fantastico dove onde altissime si scagliano sulle scogliere e si innalzano altissime. Che spettacolo! Potevo non fermarmi qui a vedere il tramonto??
 
Cammino dei Pescatori - Sagres
 
Comunque, trovare fuori dall’ostello il cartellone che dice “Lidl Vila Do Bispo 8 min”…mi sembra proprio una grande presa per il culo. Insomma…come ho fatto io a metterci 7 ore?

Rota Vicentina: da Sines a Lagos lungo il Cammino dei Pescatori – terza ed ultima parte

Giorno 11 : Sagres – Salema, penultima tappa

La tappa più difficile dicono e io, dico solo…per fortuna che non ho ascoltato Nicolau. Per fortuna. Non so come faccia a consigliare alla gente di andare fino a Burgau per risparmiare in alloggio perché io, quando sono arrivata a Salema, volevo solamente morire nel mio letto, altro che camminare ancora su e giù e giù e su per altre 2 ore e mezza!
 
Ero indecisa sul da farsi per queste ultime 2 tappe. Avevo pensato di dormire 2 notti a Lagos per risparmiare e prendere il bus una volta arrivata a Salema ma…. Ma poi, a parte che l’ultimo bus era prima delle 7 e non sarei riuscita a vedere il tramonto, non mi sarei mai immaginata di camminare, dopo 10 giorni, senza il mio pesantissimo zaino! E non avrei reputato la mia missione compiuta al 100%. Per cui ho prenotato una camera a Salema. 
 
Prima di partire per la mia penultima tappa, sono andata, come di consueto al supermercato per prendermi l’acqua e qualcosa da mangiare durante il tragitto. E, ho avuto la brillantissima idea di comperarmi una stecca di cioccolato invece che dei biscotti. L’avessi mai fatto. Dopo 10 minuti di numero la cioccolata era completamente sciolta. Una busta di cioccolata da bere. L’ho buttata direttamente nelle immondizie. Volevo piangere.  Mi restavano solo 2 mele per sopravvivere a questa tappa che, al momento, non ha ristoranti aperti lungo il percorso. Fortuna che avevo fatto colazione in ostello e che avevo mangiato abbastanza.
 
Cammino dei Pescatori - Sagres
 
Oggi per la prima volta, dopo un sacco di tempo, mi sono ritrovata a camminare da sola perché anche la ragazza ungherese che aveva camminato con me negli ultimi giorni si è fermata. E’ stato…strano. Se all’inizio mi piaceva camminare da sola, alla fine mi sono resa conto che mi piace quasi di più camminare in compagnia chiacchierando ogni tanto!
 
Sole a bomba, nuvole, pioggerellina, vento. Ancora sole e ancora vento. Mancavano solo la nebbia, la neve e la grandine e avrei passato tutte le condizioni metereologiche in un giorno solo.
 
Non sapevo cosa aspettarmi da questa tappa dato che era l’unica del Cammino dei Pescatori che era stata segnata come difficile. Pensavo avrei rischiato la vita e invece… Invece non c’è niente di più o di meno difficile delle altre tappe. È solo che è un continuo saliscendi. Ma continuo proprio. Sali fino alla cima della collina e scendi fino alla spiaggia. Sali ancora e scendi ancora. Così per tutte le spiagge che si trovano lungo la tappa. Una cosa allucinante, tanto che ad un certo punto non vedevo l’ora di arrivare a destinazione. Per fortuna che ogni tanto, tra i vari saliscendi, c’erano dei tratti in mezzo alla campagna. Ma quanto belli tutti quei fiori gialli? E quanto inquietante quella fattoria abbandonata? Che normalmente sarebbe anche un posto che andrei ad esplorare ma…ero io, da sola, in mezzo alla campagna, con questo cielo grigio da tempesta in arrivo. Un po’ di scaga mi è venuta eh!
 
Penultima tappa del Cammino dei Pescatori
 
E giusto per farvi capire quanto ero stanca quando sono arrivata…la mia intenzione era quella di lasciare lo zaino in hotel e poi scendere in spiaggia ma, come se non bastasse, la mia guesthouse era alla fine di una salita ripidissima e il solo pensiero di andare giù, per poi tornare su ancora, mi prendeva troppo male. Sicché sono arrivata qui e qui sono rimasta. Mi sarei anche fatta un bagno in piscina, peccato che ci fosse un venticello gelido. Però avevo un supermercato a 4 minuti e il tramonto dalla piscina. Cosa volere di più?

Giorno 12 : Salema – Luz – Lagos. Ultimo giorno.

Ultimo giorno. Che se ci penso non mi sembra vero. Ultimo giorno di cammino da Salema a Lagos passando per Luz ma senza fermarmi la. E fuori splende il sole. Riuscirò a farmi un bagno in mare?
 
Questo posto dove alloggio è proprio top. Da una parte della piscina si vede il tramonto e dall’altra l’alba. E si può fare colazione seduti fuori nel terrazzino della camera. Ho provato anche a fare il bagno in piscina, dato il sole, prima di partire ma…ho messo dentro le gambe e mi sono completamente congelata. E niente…farò il bagno in questa piscina in una prossima vita.
 
Hotel Salema
 
Io lo ripeto, giusto perché magari qualcuno non l’ha letto o percepito bene ieri. Come fa Nikolau a consigliare alla gente di fare Sagres – Burgau io non lo so. Sono arrivata a Burgau dopo 2 ore e mezza di cammino. È stato un continuo sali scendi anche qui. Bello, sempre lungo la costa, con il sole che splende ma, aggiungere queste 2 ore e mezza alle 7 ore di ieri…è da spararsi. Burgau è proprio carina comunqueQuesto piccolo borghetto di pescatori, i localini pieni di gente e quella casetta gialla di cui mi sono letteralmente innamorata! Molto meglio di Salema, dove io non ci ho trovato niente di particolarmente entusiasmante.
 
Cammino dei Pescatori - Burgau
 
Sono arrivata a Luz dopo circa 1 ora e mezza. E ora capisco perché dividono le due tappe. Perché prima c’è Burgau che è proprio carina e poi arrivi qui che c’è proprio aria di vacanza. Ti vien voglia di fare il bagno al mare e di buttarti in spiaggia a prendere il sole e non rialzarti mai più. Completo relax. Sole mare e cibo. E invece, io, manco il bagno ho fatto perché, si, faceva caldo ma c’era un’arietta così fredda che mi sono seduta in spiaggia e mi è passata la voglia di entrare in acqua.
 
La costa portoghese sembra proprio la California comunque. Spiaggia, mare, palme, casette bianche, baretti, surfisti…top!
 
Cammino dei Pescatori - Luz
 
L’ultima tappa, da Luz a Lagos, l’hanno classificata come facile. L’unica di tutto il cammino. Certo..se non si considera la prima parte che è da spararsi! Una salita altissima che è però ripagata da una vista spettacolare di Luz dall’alto. E da qui in poi è tutta una passeggiata. E volete sapere una cosa? Ero stata qui nel 2016 e me la ricordavo no bella, di più. E ora…boh, sono rimasta un po’ delusa perché è diventata un po’ troppo turistica. Complici forse anche tutte quelle passerelle in legno che hanno aggiunto quando prima era tutto selvaggio? Non saprei…certo è che per chi non c’è mai stato prima sarà comunque uno splendore assicurato. Queste scogliere aranciate, un sacco delle quali con il buco in mezzo, il blu del mare e del cielo e questo faro in lontananza. Una Sagres al bar davanti alla spiaggia Do Camilo, un rapido giro per la città e poi via a festeggiare con la ragazza tedesca conosciuta oggi lungo il cammino, la fine di questa avventura!
 
Cammino dei Pescatori - Algarve
 
Il mio cammino finisce qui. È stata un’avventura fantastica. Ho visto posti paradisiaci e conosciuto persone speciali con le quali ho condiviso parte delle mie giornate. Il mio primo cammino e, amante come sono del mare, penso di aver cominciato proprio con quello giusto.
Auguro a tutti coloro che si apprestano a percorrerlo un buon cammino. Non scoraggiatevi se siete soli o se soffrite di vertigini. Ce la farete di sicuro e troverete lungo il cammino delle persone fantastiche che diventeranno come parte della vostra famiglia.
 
Coraggio, partite e vedrete che sarà bellissimo!
 
Amici lungo il cammino dei pescatori

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