Ronda è un altro dei paesi che ho visitato durante il mio tour dell’Andalusia nell’estate del 2014. Un paese che ho aggiunto all’ultimo secondo nel mio itinerario. Così, quasi per caso. Un paese antico, quasi surreale, con quella spaccatura profondissima e impressionante che lo caratterizza e che lo divide nettamente in due parti.
Le casette bianche a ridosso del Tajo, la quiete tra le viette della città, la chiesa de “Nuestra Senora de la Merced“, dove le monache carmelitane ti vendono i pasticcini passandoteli da una finestrella perché non le puoi vedere in faccia. E poi, la Plaza de Toros, che è la più antica della Spagna. Bellissima.
A Ronda, oltre ad esserci capitata per caso, ho anche avuto la fortuna di arrivarci durante la Feria, la festa del paese. Non vi dico che meraviglia! Le vie del centro erano un tripudio di colori. Bancarelle con ventagli e maracas di ogni forma e tonalità, chioschi dove servivano da mangiare e da bere. Persone vestite con gli abiti spagnoli tradizionali, alcune addirittura a cavallo. Un’esperienza unica. Un’esperienza da vivere.
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