Mancano 3 giorni e torno a casa. Proprio ora che mi stavo abituando a Los Angeles. Domani devo rimanere a casa tutto il giorno a preparare la pizza per il party, sicché oggi, prima di andare a danza, il mare non me lo toglie nessuno.

- Ieri il tipo che si è tolto le scarpe. Oggi, una tipa che cammina con un infradito ai piedi e un infradito in mano.
- E dopo un mese, finalmente, alla fermata della metro, ho trovato una messicana americana che vende la frutta. Quelle vaschette di frutta enormi che in Italia me le sognavo dall’estate scorsa. Proprio oggi però, che avevo deciso di provare l’hot dog di Pink’s. Beh. L’ho presa lo stesso e me la sono portata in spiaggia.
- Ero stesa a prendere il sole, mezza dormiente, quando mi si avvicina un ragazzo. Mi chiede prima se si può fare il bagno, e poi se posso guardare le cose a lui e al suo amico finché andavano a nuotare. “Of course” gli ho risposto. E, mentre il suo amico aveva messo le cose un po’ lontane da me, lui ha steso il suo asciugamano proprio vicino al mio come se fosse un mio amico. “Riesco a guardare le cose anche se le metti un po’ più lontane”, volevo dirgli. Vanno, tornano, e si mettono a ciauscare una lingua stranissima, tipo rumeno. Gli chiedo “Where are you from guys?” e lui, quello che mi aveva parlato fino ad allora, mi fa “Lisboa, Portugal”. OH MIO DIO! Penso che la mia faccia si sia illuminata, i miei occhi siano diventati due cuori pulsanti. Non riuscivo a smettere di avere una faccia da ebete dall’incredulità. E mi veniva da ridere. Cioè, con tutte le persone che potevo incontrare, due portoghesi di Lisbona? La mia nuova città preferita?? E così ci siamo messi a parlare e parlare e parlare (Io e il solito, l’altro era un po’ meno socievole.). Ho scoperto che anche lui aveva vissuto a Londra (come l’altro portoghese che avevo conosciuto a Lisbona) e che eravamo entrambi andati da Alfred Coffee ed entrambi avevamo mangiato, e ritenuta fantastica, la Chocolate Danese. Coincidenze? Mi stavo innamorando. E poi era così bello. Aveva una bocca bellissima, degli occhi così stupendi, e parlava in modo così dolce…awww. Ok forse ero già innamorata.
- Neanche fatto a tempo ad andarsene questi due, che mi arriva vicino un egiziano con degli occhi bellissimi. Mi chiede se so dove fanno i tatuaggi perché sta cercando un suo amico, e poi chi se frega del suo amico? Si è seduto vicino a me a chiacchierare. Ma il suo amico esisteva davvero. Infatti poi è arrivato anche lui.
- E poi cammini per strada e ti ritrovi maiali colorati che passeggiano sul marciapiede.
Maiali colorati @Melrose Avenue - Lo sapevo che non dovevo ascoltare i consigli di Americani su dove andare a mangiare. Eppure ci sono cascata ancora. Un tipo in autobus, mi aveva detto l’altro giorno, “hai mai provato pink’s?” “No” “Oh!!! Lo devi provare!”. Sono sincera, mi ha da sempre incuriosito perché è un posto minuscolo e fuori c’è sempre gente in fila che aspetta per mangiare. Poi questo tizio mi aveva detto che dovevo provarlo…sicché eccomi qui, con un Chilli hot dog davanti. E…no…per me è NO. E’ un’americanata bella e buona. Non so perché sia così famoso.
Pink’s Hot Dog - Finisco danza e, un ragazzo nero, senza ciabatte da nero, scende le scale con me e si mette a chiacchierare. Uffa ma perché tutti oggi che tra due giorni me ne vado a casa??? Voglio piangere.
- E da brava italiana, nonostante fosse mezzanotte e la mia giornata full, mi sono messa a fare l’impasto per la pizza e il tiramisù. Due tiramisù per la precisione. Non vedevo l’ora di buttarmi a letto.
Making Tiramisù
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