Vi ricordate quando tempo fa avevo scritto un articolo su “I 3 posti più meravigliosamente assurdi che io abbia mai visto” ? Bene, l’estate scorsa ne ho scoperto un altro, che già dal nome dice tutto. Si tratta di East Jesus, un posto alquanto inusuale nel bel mezzo del deserto californiano. Un posto fantastico che mi ha emozionata, stregata e affascinata.
East Jesus, il cui nome non ha nessuna connotazione religiosa ma, deriverebbe dal modo di dire “nel bel mezzo del nulla”, si trova nel Sonoran Desert, nel Sud Est della California, a una decina di chilometri dal Salton Sea e a due ore e mezza di macchina da San Diego. Ma, soprattutto, East Jesus, si trova vicinissimo a Salvation Mountain, la montagna colorata di Leonard Knight che sicuramente avrete visto nel film “Into the wild”.
Ecco. Due anni fa ero andata appositamente fino laggiù per vedere quest’ultima e ignoravo completamente l’esistenza di questo posto chiamato East Jesus. L’ho scoperto per puro caso alcuni giorni dopo il mio ritorno…ovviamente! Per cui l’estate scorsa ci sono dovuta assolutamente tornare. Sapete com’è…son curiosa e i posti così sono pane per i miei denti e luce per i miei occhi. E niente…mi sono innamorata di nuovo, tanto che non me ne sarei più andata nemmeno da qui. Peccato fosse tardi, il sole stava quasi tramontando e…insomma, non è proprio uno dei posti in cui ti senti super al sicuro. Anzi. E’ un po’ tutto così weird ma vi giuro, assolutamente affascinante.
Muri di televisioni e muri di bottiglie, bambole decapitate, gambe e braccia che spuntano da ogni dove, ruote di biciclette e di automobili, posate, paperette di plastica, ceri, cartucce, cd…un ammasso di rifiuti trasformati magicamente in opere d’arte. Ed era proprio questa la mission del suo creatore, Charlie Russell: un mondo senza rifiuti, dove la spazzatura venisse riproposta in modo artistico.
Charlie Russell, artista e abituale frequentatore del Burning Man, nel 2006 lasciò il suo lavoro nel settore della tecnologia nella Bay Area e si trasferì a Slab City per lavorare alla Salvation Mountain. Ma si trovò poi coinvolto in un progetto tutto suo a poca distanza dall’opera di Leonard Knight, in quello che era l’angolo più sudicio e più cosparso di rifiuti di Slab City.
Prese questo campo abbandonato pieno di rifiuti e lo fece diventare un posto per l’arte contemporanea, trasformando i rifiuti in una colorata e stravagante installazione d’arte. Invitò artisti da ogni parte a contribuire al suo progetto e, ben presto, East Jesus divenne un museo a cielo aperto che attrae personaggi di tutti i tipi: dagli artisti ai musicisti, dagli scienziati agli ingegneri fino ai semplici curiosi…come me!
East Jesus è in continua evoluzione. Tutte le sculture sono fatte di materiali di scarto e includono alcuni pezzi recuperati dal Burning Man, l’annuale festival della controcultura americana che si tiene nel nord del Nevada.
Quindi, se siete in queste zone, ricordate di farci un salto, vi assicuro che non ve ne pentirete!