- A Venice c’è una casa meravigliosa di cui pochi ne conoscono l’esistenza. E’ la MOSAIC TILE HOUSE; un’opera d’arte nel bel mezzo di un quartiere residenziale. Cocci di piatti e tazze, frammenti di specchi, forchette e cucchiai, bottiglie di vetro e cianfrusaglie varie, ricoprono ogni centimetro di questa casa. Ci sarei rimasta all’infinito. Non ho mai visto cosa più bella creata dall’uomo. Un uomo tra l’altro vivente, che ho potuto anche abbracciare. Volevo piangere.
The Mosaic Tile House - Ai semafori ci sono i giocolieri, ma anche ragazzi in giacca e papillon che vendono i giornali. #sofunny
- Gli americani sono letteralmente pazzi per i Donuts. Donuts a qualsiasi gusto e a qualsiasi ora, in negozi con sopra Donuts giganti o dove per entrare devi passare per una galleria a forma di Donuts.
It’s a Donuts world! [E…si! se ve lo state chiedendo, è proprio il posto che compare nel video di Justin Timberlake “Can’t stop the feeling“.] E…sai quando oltre ai Donuts ordini anche un cappuccino e, of course, ti aspetti un fucking american Cappuccino? Ecco, mi sono ritrovata invece a bere il più buon cappuccino del mondo, fatto con il latte alla vaniglia. OMG! #sodamndelicious
- Ma quanto bello è che in America puoi metterti a vendere le cose che non usi più con una bancarella fuori di casa? E’ sempre stato il mio sogno di quando ero bambina.
- Poi prendi l’autobus e…mai una volta che ci sia qualcuno di profumato. Oggi mi è toccata una cinese che sapeva di pesce crudo che con tutti i posti dove poteva sedersi…dove si è seduta? Vicino a me. Ovvio. #vomitevole
- In uno stato dove la sanità costa un occhio della testa, gli infermieri e i medici prendono l’autobus e girano per le strade della città già con la divisa addosso. #igienezero
- Sali in metro per andare a Long Beach e passano ragazzi che tra un po’ ti vendono anche loro stessi: water, soda, mushrooms, kush, condoms,headphones, speakers, candies, sneakers…
- Butti l’occhio al paesaggio e…ti ritrovi a vedere i gonfiabili delle giostre sul marciapiede davanti ad una casa, dove stanno facendo probabilmente una festa di compleanno. #maniedigrandezzaamericane
- L’anno scorso desideravo un sacco fare una foto sulla scritta Compton. Ma vuoi l’enormità della scritta, vuoi la paura di scendere data la nomea della zona, non ci siamo riuscite. Quest’anno ho fatto una cosa ancora più figa. No, non sono scesa ma…sono sempre più una boss. A voi il mio capolavoro di cui ne vado no fiera, di più!
- Assurdo. Questa cosa dei Pokemon sta sfuggendo di mano. Arrivo a Long Beach al tramonto e…qualcuno che fa foto al tramonto o passeggia tranquillamente per il porto? NO. Tutti, e dico tutti, a guardare il cellulare alla caccia di pokemon. Bambini, ragazzi, adulti. Famiglie intere. Potevo passare nuda e non se ne sarebbe accorto nessuno. Mi sentivo come un alieno sulla terra.
- Non credete mai agli americani quando vi dicono “oh ti porto in un posto dove si mangia benissimo”. No. Perché gli americani non sanno mangiare, non hanno gusto. E quando vi dicono che si mangia benissimo, state pur certi che farà schifo.
- Gli americani e le loro americanate. Arrivo al ristorante, guardo il menù e… MacNcheetos. Sapete cosa vuol dire? Maccaroni al formaggio con sopra le patatine del sacchetto. Really unbelievable!!!
MacNcheetos - Le feste americane sono proprio come le feste che fanno vedere nei film. 150 persone in un appartamento e tutti che ovviamente non conoscono chi ha dato la festa, ma che sono li perché sono amici di amici. I bicchieroni rossi da party, la musica a livelli assordanti e i giochi per bere, perché altrimenti, gli americani, non penso siano in grado di finirsi una lattina di birra da soli. E poi si, ovviamente arriva anche la polizia. E la gente comincia a prendere su da bere e a dirti…”venite dall’altro lato della strada che c’è un’altra festa in un altro appartamento”. E cosi via finché non arriva la polizia anche nell’altro appartamento.
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