Oggi è un tipico giorno NO. Un giorno di quelli in cui mi chiedo perché sono venuta a Los Angeles. Oggi qui mi sento in trappola. Mi sembra di essere in un’isola deserta dalla quale non posso andarmene. Vorrei fare un sacco di cose, ma mi sembra non ci sia niente da fare, perché alla fine, l’anno scorso, ho visto tutto quello che c’era da vedere. Volevo tornare sull’Hollywood Sign ma…da sola mi passa la voglia. Ho paura di perdermi e di non trovare nessuno lungo il percorso. #chevitadimerda
- Quando il mio vicino messicano non canta a squarciagola, la moglie recita con phatos il rosario e va avanti all’infinito. Inquietante è dire poco.
- I messicani californiani sono un po’ come i cinesi. Completamente tutti uguali.
- Conoscere gente in autobus è un po’ un terno al lotto. Ti possono capitare barboni che ti vogliono strappare i capelli, gente che ti chiede se potete essere amici, maniaci, pazzi schizofrenici, gente caduta dal cielo con cui inizi una love story o, francesi che vivono a Los Angeles e con i quali rimani in contatto a distanza di anni, i quali riescono a trasformare la tua giornata NO in una giornata fantastica. Sì, oggi, grazie a questo mio amico francese conosciuto per caso in autobus 3 anni fa, ho vissuto, inaspettatamente, i 45 secondi più belli della mia vita. Oltre ad avermi fatto entrare al nuovo museo The Broad senza aspettare fuori in fila ore, mi ha anche fatto entrare nella Infinity mirrored room di Yayoi Kusama. Una stanza alla quale non tutti riescono ad accedere. E io, che non sapevo neppure esistesse (o meglio, si, avevo visto delle foto su Instagram, ma non sapevo dove fosse), mi ci sono ritrovata dentro così, per caso. E’ stato subito amore. Amore a prima vista. Entri in questa stanza da solo e per 45 secondi sei solo tu sul pianerottolo circondato dall’acqua, con davanti e attorno a te una miriade di lucine colorate che cambiano tonalità. Tu in uno spazio che sembra infinito. Credetemi, i 45 secondi più belli della mia vita. Non mi stancherò mai di dirlo. Un’esperienza unica che mi ha fatto uscire con un sorriso esagerato.
Infinity Mirrored Room America - Gli americani hanno il potere di trasformare qualsiasi cosa in attrazione turistica. Un esempio? Il “Bradbury Building”. Ok, avrà anche la sua storia, la sua particolarità architettonica, ma ovviamente niente a confronto a quello che abbiamo noi italiani. L’anno scorso avevo provato a visitarlo 2 volte e tutte e due le volte siamo arrivate troppo tardi. Questa volta sono arrivata in tempo ma…beh, c’è assai poco da visitare. Si può solo stare al pianterreno e salire un paio di scalini al massimo.
Bradbury Building - Per fortuna hanno inventato gli americani, perché senza di loro non ci sarebbero le americanate. Oggi mi sono ritrovata a passeggiare al Grand Central Market di DTLA verso ora di pranzo e davanti a Eggslut mi è venuta l’acquolina in bocca. Non ho potuto fare a meno di provare l’Egg Bacon Cheesburger. E, vi giuro, ne avrei mangiato un altro anche per merenda. E uno anche per cena. Oddio che buono. Provare per credere.
Egg bacon cheesburger and orange juice - A DTLA c’è una libreria fantastica: The Last Bookstore. Me l’ha fatta scoprire la ragazza dell’appartamento di Airbnb dove sono stata due anni fa. E da allora, ogni volta che sono a Downtown, non riesco a fare a meno di farci un salto. Ci rimarrei dentro ore. E’ una libreria-galleria-museo diciamo. Ed è sempre diversa ogni volta che ci metto piede. Sorprendente!
The Last Bookstore - Amo Sprinkle Cupcakes. Un negozio che vende cupcakes per i quali potrei morire. Quello alla vaniglia, o quello al cocco per esempio. Non di certo quello alla Redvelvet però, per il quale invece, gli americani ne vanno pazzi. Davvero non capisco questa mania per la Redvelvet. E’ buono si, ma per la glassa che ci mettono sopra piena di burro e zucchero. Da solo non saprebbe da niente credo, se non da colorante. Ah! sti americani che non sanno capire cos’è buono e saporito! #Permeèno!
Sprinkle Cupcakes - Come sempre, quando hai fretta, tutto intorno a te va a rilento. E quando gli americani pagano una bottiglietta d’acqua con la carta di credito…la cosa va ancora più a rilento.
- Gli insegnanti di Hip Hop di Los Angeles si drogano forte. A volte non so se sono messi peggio i pazzi che trovi per strada o loro. Comunque sia…nero bellissimo senza ciabatte da nero, ti amo ogni giorno di più.
- Per la prima volta in vita mia, ho visto un nero con le ciabatte da nero ma senza calzini. Saranno stati sicuramente a lavare.
- Gli italiani in vacanza si riconoscono lontani un miglio e, sarò sincera, a me danno fastidio.
- E poi salgono in metro quei barboni che non puzzano solo di barbone e di piscio, ma puzzano di tutto. E puzzano talmente tanto che anche gli altri barboni si tappano il naso in tutti i modi. Ti guardano, ridono indicando il barbone puzzolente, si tappano il naso e poi scappano, perché l’aria diventa irrespirabile anche per loro. Che scene! Da morir dal ridere…oltre che dalla puzza! LOL
- C’è qualcuno che mi ruba sempre lo yogurt. Lo compro, lo metto in frigo, apro il frigo…sparito. Voglio il mio yogurt #cazzo!
One Comment on “5. I 45 secondi più belli della mia vita L.A. you got my heart in your pocket #Day5”