- Son in boresso da ieri (scusate ancora il non italiano, ma le altre parole non riescono a rendere in modo appropriato il mio stato d’animo). L’autobus doveva passare circa 20 minuti fa ma non è passato. E io sono comunque felice. Avrò la balla a scoppio ritardato o mi avranno drogata.
- Salgo in autobus e, un uomo, un messicano di quelli delle Gang, si alza per farmi sedere. Perché – mi dice – “le donne devono sempre sedersi”. Quando l’aspetto inganna…non mi sarei mai immaginata tanta gentilezza da uno così.
- Dall’autobus ho visto un murale bellissimo. Volevo anche fermarmi, ma poi mi son messa a parlare con un tipo che mi ha chiesto se sono svedese e…perso il colpo! Ma per fortuna. Neanche un blocco più in la e c’era una zona malfamata.
- Finalmente sono riuscita a venire da Alfred Coffee a Melrose. Colazione all’ora di pranzo, ma ormai dopo Las Vegas, ci sono abituata. E questa però è una vera colazione con la C maiuscola. Cappuccino e Brioche alle mandorle. OMG, non ho mai mangiato niente di più delizioso. Una brioche come quelle italiane. Anzi quasi più buona di quelle italiane. Croccante al punto giusto. E il posto è davvero figo. Da farci un sacco di foto.
Cappuccino & Almond Croissant @Alfred Coffee in Melrose - Secondo me mi sono passate vicino tante di quelle persone famose oggi! Cioè, avete presente le foto dei giornali di quando le star vengono paparazzate a Los Angeles? Sono tutte in stile jogging, con cappellino e occhiali da sole per non farsi riconoscere. Infatti io, se erano veramente famose, non le ho riconosciute. Anche se, diciamocelo, non le avrei riconosciute neppure se fossero state senza occhiali e cappellino. LOL
- Adoro i muri e le strade di Los Angeles. Adoro in particolare Melrose Avenue, dove ad ogni passo trovi un muro o una scritta da fotografare! [A breve scriverò un post su dove potete trovare i muri più instagrammati di Los Angeles] E adoro anche il mio amico Mike che mi ha fatto centinaia di foto (per fortuna c’era lui. Non so come avrei fatto senza!) e che, ad un certo punto si è messo addirittura a pensare con la mia testa. E scovava lui i posti dove fare le foto! Grandioso.
Los Angeles wall - Sono finita all’Hollywood Bowl Observatory. Credevo fosse un posto dove vedere DTLA dalla Hollywood Bowl. Invece no. E’ un osservatorio dove ero già stata il primo anno, tra l’altro, senza saperlo, quando ho fatto il tour delle case delle star (Sconsigliatissimo. Evitate di sprecare i vostri soldi). Mi sono messa a fare le foto a DTLA e poi, vedo gente che fa le foto anche dietro. Al che ho pensato “ma questi son stupidi a far le foto dietro che Downtown è davanti?”. Sì, se solo non fosse che dietro c’era la scritta “Hollywood”. No comment. Ho bisogno di una vacanza. LOL
DTLA from the Hollywood Bowl Observatory - Un uomo in pantaloni, camicia elegante e cuffie, che balla in mezzo alla strada portando una croce gigante bianca di legno con su scritto GOD IS LOVE. In America God e Jesus sono ovunque. Dove e quando meno te lo aspetti. Anche sulle magliette.
- Cammini per strada e ti ritrovi ciocche di capelli, così, sul marciapiede. Assurdo.
- E alla fine è successo. Vado in farmacia e…non c’erano più bottigliette d’acqua. E io dovevo andare a danza. Sicché ho dovuto prendermi un gallone. E soprattutto andare in giro con il gallone in mano. Mi sentivo molto stupida e molto Americana.
One Comment on “25. Street art. But first, coffee. L.A. you got my heart in your pocket #Day25”